martedì 4 aprile 2017

Rea Palus Race - Resoconto, immagini e classifica

Domenica scorsa (2 Aprile) io e Giovanni Rissetto abbiamo (degnamente) rappresentato i Maratoneti del Tigullio alla Rea Palus Race, gara unica nel suo genere dove si devono affrontare diversi tipi di ostacoli e successivamente "scalare" il sentiero che conduce al Santuario di Montallegro posto a 612 metri sul livello del mare.

Facile prevedere che il mix di attività sportive racchiuse in questa manifestazione, frutto della geniale intuizione del suo ideatore, Andrea Molinari, alla luce del successo in termini di partecipanti e di spettatori ai margini del percorso, potrà avere una più larga partecipazione nelle prossime edizioni.

Rispetto allo scorso anno, questa seconda edizione ha visto aumentare il numero e la qualità degli ostacoli da 12 a 20 e allungare il percorso dedicato alla pura corsa facendo seguire alla salita per Montallegro anche la discesa, posizionando il traguardo esattamente alla partenza presso la rotonda Marconi.
Il resoconto della nostra giornata di sport non può che iniziare dal momento del ritiro pettorali alle 8 del mattino, dove neanche a dirlo, il nostro Giovanni "a tütta" Rissetto, si "appropria" del numero 1.
 
Dopo aver girovagato in lungo e in largo per il centro di Rapallo, arriva finalmente il momento della partenza, posticipata di un'ora abbondante a causa dell'inattesa pioggia della notte precedente. Pronti, via e la prima batteria elite, della quale facevamo parte, scattava quasi fosse una finale dei cento metri piani. Dopo una breve corsa sull'arenile dei bagni Lido, si comincia con il primo ostacolo (una sorta di passo del leopardo obbligato da una struttura alta 40 cm. delimitato nella parte alta con filo spinato) dove il giorno prima, un concorrente alla gara denominata "warrior" si era lacerato la fronte facendone fuoriuscire un bel pò di sangue e costringendo l'intervento dei sanitari.

Dopo aver fortunosamente evitato un paio di scarpate in faccia dal concorrente che mi precedeva, siamo giunti pressochè insieme (io e Giovanni) al secondo ostacolo molto temuto da Giovanni
che però se passa quasi senza problemi.
Il terzo ostacolo (copertone da automobile legato con una corda da trascinare per 15 metri andata/ritorno) scivola via liscio un po per tutti.
Nel quarto ostacolo Giovanni è nel suo: si tratta di sollevare (per lui con una mano) un sacco di circa 30 kg e percorrere il molo a fianco della spiaggia "dei cavallini" andata e ritorno.
I nuovi ostacoli rispetto alla scorsa edizione hanno raccolto il favore dei tanti partecipanti, ad esempio il passaggio obbligato in una sorta di "vasca" piena di schiuma ove all'interno erano nascosti diversi tipi di pneumatici che ostacolavano il cammino



e poi il salto sopra ad una barra forata da dove fuoriuscivano lingue di fuoco. 
Ma il clou degli ostacoli si è raggiunto al n° 17 (si doveva passare dagli scogli ad una struttura montata in acqua usufruendo solo di una corda collegata tra i due punti ; il pericolo era che se si mollava la presa della corda si finiva in mare) 

e al n° 18 dove un suggestivo camminamento sul mare agevolava il passaggio dei concorrenti verso l'antico Castello, simbolo indiscusso di Rapallo.

Dulcis in fundo, ma sarebbe più opportuno dire Amaris pre arduam salitam, davanti a noi ecco stagliarsi l'ultimo e più ostico ostacolo (mi scuso per il bisticcio di parole, ma rende maggiormente l'idea). Posto sulla spiaggetta dell'antico Castello, questo "mostro", dall'alto dei suoi 5 metri  di altezza, sembrava proprio guardare gli atleti con aria di sfida... avrebbe intimorito tutti anche se affrontandolo come primo ostacolo, ma, purtroppo, nelle gambe e nelle braccia, di ostacoli ne hai già caricati 19.
Quelli che realmente riescono a vincerlo sono davvero pochi.
Come si può vedere dalla seguente immagine, traspare in maniera ampiamente imbarazzante e palese la fatica di giungere in cima alla corda e suona quella benedetta campanella che certifica il superamento della prova... (cosa che a me non è riuscita...).
...Ma tutto questo è solo l'inizio... infatti da questo momento in poi comincia il vero e prorpio "calvario" lungo 4 km. circa fino al Santuario di Montallegro... una salita definita "duretta" anche dallo specialista di Trraill Giovanni Rissetto.
Personalmente non ho molti ricordi del tratto di salita (tranne l'apparizione della Madonna una volta arrivato sul sagrato), mentre la discesa me la hanno ricordata per tutto il giorno seguente le caviglie... la difficoltà era data non tanto dalla ripidità, bensì dalle continue sconnessione della pavimentazione. La concentrazione era massima su come e dove appoggiare il piede per evitare di scivolare e farsi male...

Una volta finita la discesa ed aver imboccato il tipico rosso della passeggiata a mare, il più era decisamente fatto, anche se, lo ammetto, ho proprio odiato gli ultimi 100 metri sulla sabbia, prima di tagliare, incredulo, il traguardo...


Per la cronaca, Giovanni si piazza 26° assoluto col tempo di 1:12:25 e il sottoscritto 31° col tempo di 1:13:33.

Ecco la CLASSIFICA!

Approposito... ringrazio molto i fotografi Manuela e Nicolas (l'anno prossimo li vedremo entrambi alla terza edizione della Rea Palus?) per il supporto psicologico pre e post gara e per il servizio fotografico personalizzato che hanno fornito.